Post del 10/11/2021 (aggiornato)
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Il Per_corso ti fornisce conoscenza (nozioni), competenza (unione delle nozioni), esperienza indiretta (dagli errori propri ed altrui si impara) e strumenti di calcolo per renderti autonomo nella progettazione di impianti termici
No no, tranquilli. Niente a che fare con i cambiamenti climatici. Lì non ci sono cacchi, sappiamo di chi è la colpa.
👉Sono però fortemente convinto che la regolazione climatica sia un retaggio del passato da ABOLIRE.
💹 Cos'è la regolazione climatica? E' un tipo di regolazione che aumenta la temperatura di mandata e quindi indirettamente la potenza del terminale di emissione, al diminuire della temperatura esterna.
📌 Anni fa non c'era altra possibilità. Era "semplice" termoregolare in funzione della temperatura esterna, o forse era l'unica modalità soprattutto nei condomini.
🆘 Ma ora BASTA.
⛔️ E' ora di dire BASTA alla CLIMATICA. Perchè? Provo a fartelo capire.
⚠️ Secondo la UNI EN ISO 12831 il carico esterno direttamente correlato alla temperatura esterna. La climatica quindi sarebbe ideale secondo questa norma.
⚠️ Anche la firma energetica di progetto, derivante dalla UNI EN 15603, propone anch'essa una diretta o quasi proporzionalità con il clima esterno.
⚠️ I calcoli dinamici, secondo UNI EN ISO 52016, già possono far vedere un comportamento non proprio direttamente proporzionale alla temperatura esterna, ma anche agli apporti solari, ai carichi interni, alle capacità inerziali interne etc.
🧠 Tuttavia nessuna di queste norme rappresenta in maniera corretta la realtà poiché nessuna tiene in debito conto, ad esempio:
- la tenuta all'aria del fabbricato (gli spifferi!)
- della progettazione energetica e non di potenza degli impianti
- l'ottimizzazione del funzionamento delle pompe di calore (se presenti)
- l'autoconsumo dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici (se presenti)
🧠 Ora, soffermiamoci sul primo punto.
Nell'esperienza quotidiana, quando è che per un fabbricato normale è difficile riscaldarsi e si avverte un discomfort?
💨Tipicamente nelle giornate invernali e ventose, che NON sono quelle con la temperatura esterna più bassa! Colpa dei grandi spifferi che fanno entrare molta aria fredda (anche più di 1 vol/h) ed il terminale di emissione, se regolato in maniera climatica, non se ne accorge e non aumenta la temperatura di mandata per compensare.
Per una abitazione energeticamente efficiente e con una buona tenuta all'aria (n50<1) invece?
☁️ Anche qui le giornate che richiedono più energia per il riscaldamento sono quelle in cui gli apporti solari sono minori e tipicamente sono giornate nuvolose con temperature medie maggiori delle temperature minime di progetto.
Quando la temperatura esterna è mediamente (sulla giornata) bassa, vuol dire che sono le ore diurne sono state ben soleggiate e gli apporti solari aiutano tantissimo.
🎯 Dovremo iniziare a progettare non a kW ma a kWh. Quanti kWh ha bisogno l'edificio nella giornata peggiore (quale è non si sa, non è detto che sia quella più fredda) per scaldarsi?
💹 Per quanto riguarda il terzo e quarto punto, ovvero ottimizzazioni delle pompe di calore e dell'autoconsumo, direi che la cosa è banale ma non troppo conosciuta, anzi!!
Idea di quanto rendano gli impianti a radiatori alimentati a 40°C , caso anche tipico di quando le temperature esterne giornaliere sono elevate ma noi abbiamo bisogno di un boost di riscaldamento per iniettare nell'involucro un surplus di energia per tenerlo "caldo" durante tutta la notte? Ecco, in questo caso andrebbe fatta l'ANTICLIMATICA!
🚴♂️ Attento quindi. Quando senti parlare di curva climatica per la regolazione della temperatura interna... scappa!!!
🚴♂️ Scappa anche quando la soluzione è sempre la stessa ed è sempre la migliore. In questo caso, se ti va bene è incompetenza.
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Aggiornamento
Dal 2021 ad oggi ho messo in pratica in molte occasioni quando indicato in precedenza, con risultati ottimi
Non è quindi vero che le pompe di calore vanno fatte SEMRPE lavorare per molto tempo alla minima temperatura esterna. Non si tratta di un motore elettrico, le pompe di calore sono "maledettamente" complicate e solo monitorando sul campo quel che accade, puoi capire davvero come intervenire, attraverso un processo iterativo.
Ma questo solo se non hai le competenze giuste che ormai ho imparato e che trasmetto nei miei corsi.
Nel progetto che sto affrontando proprio in questi giorni, la strategia sarò invece quella di usare la regolazione climatica e di far lavorare più tempo possibile la pompa di calore.
Come mai?
Semplice. Cambia la tipologia di edificio, la dimensione, le stratigrafie, la percentuale di superficie finestrata, l'abitudine del cliente.
Bisogna avere una visione a 360°C per capire come funzionerà l'impianto.
Conoscere solo il circuito frigorifero non aiuta, anzi, trae spesso in errore.
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