𝟮𝟭 𝗠𝗼𝗱𝘂𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗧𝗲𝗿𝗺𝗼𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 – 𝗥𝗶𝗮𝘀𝘀𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗔𝗽𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶
- Paolo Savoia
- 1 mar
- Tempo di lettura: 29 min
Aggiornamento: 22 mar

Dopo anni di esperienza sul campo e formazione avanzata, ho deciso di condividere il riassunto dei 21 moduli del mio Per_Corso di Termotecnica.
Ogni settimana pubblicherò 2 o 3 post, in cui riassumerò i concetti chiave di ciascun modulo: un percorso strutturato per chi vuole approfondire il mondo degli impianti termotecnici con un approccio pratico e concreto.
Cosa troverai in questa serie di post?
Sintesi tecniche su impianti radianti, pompe di calore, climatizzazione, bilanciamento idraulico e molto altro.
Casi studio reali, con problemi progettuali e soluzioni applicative.
Strumenti e strategie per ottimizzare la progettazione e la regolazione degli impianti.
Approfondimenti su normativa, efficienza energetica e gestione degli impianti.
Un vero e proprio manuale operativo
Oltre ai contenuti tecnici, nel Per_Corso completo sono disponibili applicativi di calcolo e centinaia di slide utili alla progettazione, rendendolo uno strumento di lavoro essenziale per professionisti del settore.
Dove trovare il contenuto completo?
Una volta pubblicati, i riassunti saranno disponibili tutti solo qui, sul mio blog, dove potrai approfondire ogni modulo con dati, calcoli e strumenti utili.
📌 Si parte questa settimana con i primi riassunti. Se vuoi migliorare la tua conoscenza della termotecnica, segui la serie e lascia nei commenti le tue domande o esperienze.
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Modulo 1 – Fondamenti di Termotecnica e Normativa: quello che davvero conta
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 1 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Qui si pongono le basi, ma con un approccio pratico: sapere la teoria non basta, bisogna saperla applicare.
Normativa e progettazione: strumenti, non ostacoli
Il DM 37/2008 e il DPR 412/1993 sono indispensabili per chi progetta impianti termici, ma la vera domanda è: come li applichi nella pratica senza impantanarti nella burocrazia? Nel corso non impariamo a ripetere articoli di legge, ma a usarli per progettare in modo efficace, rispettando le regole senza complicazioni inutili.
Potenza vs Energia: il classico errore che fa perdere soldi"
Se metto un impianto più potente, consumo meno!"
No, sbagliato. Quello che conta davvero non è la potenza, ma l’energia richiesta nel tempo. Un impianto sovradimensionato è solo spreco. Nel modulo spiego come calcolare i carichi in modo corretto per evitare questo errore.
Progettare con metodo: la regola dell’arte prima di tutto
Uno degli errori più comuni è buttarsi nella progettazione senza un metodo chiaro. In questo modulo impariamo a:
Applicare la normativa in modo pratico, senza perderci nei cavilli burocratici
Capire le reali esigenze dell’edificio e dimensionare gli impianti con criterio
Evitare soluzioni inutilmente complesse che fanno perdere tempo e soldi
L’obiettivo? Darti un metodo chiaro e solido per progettare bene fin da subito.
❓ Ti sei mai trovato a dover correggere un progetto già approvato perché qualcosa non tornava? Raccontamelo nei commenti.
Recensione di chi ha già seguito il corso: "Corso estremamente utile per chi vuole migliorare nella progettazione! Finalmente un approccio chiaro e concreto."
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Modulo 2 – Dimensionamento Termico: il progetto si vince qui
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 2 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Se il primo modulo poneva le basi, qui si entra nel cuore della progettazione: il corretto dimensionamento degli impianti di riscaldamento.
Perché molti impianti sono sovradimensionati? La progettazione tradizionale si basa sulla UNI EN 12831, che calcola il carico termico in regime stazionario. Il problema? Non considera inerzia termica, apporti solari e carichi interni. Il risultato è spesso un impianto troppo grande, inefficiente e costoso.
Nel corso analizziamo i limiti di questo metodo e introduciamo soluzioni più evolute:
✅ Firma energetica → Un metodo pratico che tiene conto delle variazioni climatiche reali, evitando sovradimensionamenti.✅ Approccio dinamico orario → La soluzione avanzata per simulare il comportamento termico degli edifici
E non vediamo solamente il dimensionamento invernale, ma anche il dimensionamento estivo confrontando:
✅ Carrier-Pizzetti → Un metodo pratico, ma su cui bisogna porre molte attenzione ai valori da inserire senza fidarsi dei valori di default lasciati dai produttori di software
✅ Approccio dinamico orario → La soluzione avanzata per simulare il carico estivo degli edifici, sia sensibile (raffrescamento) che latente (deumidificazione)
Pompa di calore, caldaia o altro? Dipende da come progettiIl modulo affronta criteri di dimensionamento delle pompe di calore, con particolare attenzione a:
Valori di COP in condizioni reali
Modulazione della potenza per evitare cicli on-off distruttivi
Gestione delle temperature di mandata per massimizzare il rendimento
Distribuzione dell'energia: tubazioni e terminali contano più di quanto si pensi. Un buon impianto non è fatto solo dal generatore: portata, salto termico e distribuzione vanno progettati con metodo. Nel modulo analizziamo:
Impianti a bassa vs alta temperatura (pavimento, radiatori, ventilconvettori)
Ottimizzazione della portata e del fluido vettore per ridurre dispersioni
Infine, un focus sulla ventilazione meccanica controllata (VMC) e il suo impatto nel contenere le dispersioni, riducendo il carico dell’impianto di riscaldamento.
❓ E tu? Hai mai trovato impianti palesemente sovradimensionati nei tuoi progetti? Quanto ha inciso sui costi e sulle prestazioni?
Recensione di chi ha già seguito il corso: "Un corso che finalmente ti spiega come progettare con numeri reali e non solo con le formule da manuale!"
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Modulo 3 – Reti di Distribuzione: il nodo critico della progettazione
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 3 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Qui si entra in un tema cruciale: il dimensionamento e l’ottimizzazione delle reti di distribuzione termoidrauliche. Perché è proprio qui che spesso si decide se un impianto funzionerà bene… o sarà un disastro.
Perdite di carico: sai davvero calcolarle?
Un impianto mal progettato può consumare di più e funzionare peggio semplicemente perché le tubazioni non sono state dimensionate correttamente. Ridurre il diametro aumenta le perdite di carico in modo esponenziale, mentre tubazioni troppo grandi sono uno spreco inutile.
Nel modulo impariamo a:
Determinare il corretto diametro delle tubazioni senza sbagliare.
Usare il salto termico come variabile di progetto, invece di fissarlo a caso.
Evitare sovradimensionamenti inutili che fanno lievitare i costi.
Pompe di calore: servono davvero tubazioni nuove?
Uno dei grandi miti da sfatare è che serva rifare l’intera rete di distribuzione quando si passa da una caldaia a condensazione a una pompa di calore. Falso. Se si sa come gestire il salto termico e ottimizzare la portata, spesso la rete esistente può essere mantenuta con minime modifiche. Un errore comune? Non considerare le variazioni di temperatura nei calcoli.
Componenti di impianto: il dettaglio che fa la differenza
Collettori, valvole, scambiatori… sono tutti elementi che impattano sulle perdite di carico. Un impianto può avere tubazioni perfette, ma se una valvola è dimensionata male, la pressione crolla e le prestazioni vanno a picco.
Ecco perché in questo modulo studiamo come selezionare e posizionare correttamente ogni componente, evitando i classici errori di progettazione.
❓ E tu? Hai mai visto impianti con reti di distribuzione completamente sbagliate? Qual è l’errore più assurdo che ti è capitato di trovare?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Un corso che non si limita alla teoria ma ti mette in mano strumenti pratici per progettare meglio e con numeri reali!"
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Modulo 4 – Caldaie a Condensazione: sai davvero come ottimizzarle?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 4 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Le caldaie a condensazione sono ormai la norma, ma quanti le progettano e regolano nel modo corretto? Se non gestisci bene la temperatura di ritorno, la regolazione climatica e il dimensionamento della rete, l’efficienza cala e i consumi salgono.
Condensazione: sfruttarla davvero o solo sulla carta?
Una caldaia a condensazione lavora al massimo rendimento solo se la temperatura di ritorno è bassa. Ma allora perché tanti impianti lavorano ancora con ritorni a 50°C o più?Riducendo la temperatura di ritorno da 45°C a 40°C, il rendimento migliora fino al 3%, con un impatto diretto sui consumi di gas.
Nel modulo vediamo come ottimizzare la condensazione, regolando:
Le temperature di mandata con curve climatiche ben tarate.
L’uso dei separatori idraulici per bilanciare le portate primarie e secondarie.
La corretta gestione della portata per massimizzare il recupero del calore latente.
Separatore idraulico: quando serve davvero?
C’è chi lo mette sempre e chi non lo usa mai. Entrambi sbagliano. Il separatore idraulico aiuta a bilanciare circuiti primari e secondari, evitando squilibri tra generatore e terminali. Ma se lo usi senza criterio, crei solo dispersioni.
Nel corso impariamo a:✅ Capire quando è indispensabile e quando è inutile.✅ Calcolare la portata ideale per il suo funzionamento ottimale.✅ Gestire impianti con più temperature di esercizio, senza sprechi.
Scarico condensa: un dettaglio che può costare caro
La condensa prodotta da una caldaia ha un pH acido tra 3 e 5. Se non viene neutralizzata, può corrodere le tubazioni e creare danni strutturali.Nel modulo affrontiamo i metodi corretti per lo smaltimento e la UNI 7129, che regolamenta lo scarico fumi e la gestione della condensa.
❓ E tu? Hai mai visto impianti a condensazione progettati male, che lavorano senza condensare davvero? Quanto costa un errore del genere?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Finalmente un corso che spiega con chiarezza la differenza tra teoria e pratica. Zero fuffa, solo dati e metodi applicabili subito."
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Modulo 5 – Pompe di Calore: sai davvero come funzionano?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 5 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Le pompe di calore sono ormai protagoniste della transizione energetica, ma sapere come funzionano non significa saperle progettare.
COP: il valore più frainteso della termotecnica
Il COP (Coefficient of Performance) viene spesso usato come parametro assoluto, ma dipende dalle temperature di esercizio. Se la temperatura del pozzo freddo cala o la mandata è troppo alta, il COP dichiarato dai cataloghi diventa un numero inutile.
Nel modulo analizziamo come varia il COP in funzione delle condizioni reali e come dimensionare correttamente l’impianto per non trovarsi con prestazioni deludenti in inverno.
Tipologie di pompe di calore: scegliere non è così semplice
Non esiste una pompa di calore perfetta, ma una adatta al contesto. Nel corso approfondiamo:
Aria-aria, aria-acqua, acqua-acqua e geotermiche: quando conviene una rispetto all’altra?
Problematiche di sbrinamento: il non problema (se gestito bene) più comune negli impianti aria-acqua.
Consumi e carichi elettrici: attenzione a non sottovalutare la potenza richiesta.
L'integrazione con il fotovoltaico: ottima idea, se fatta bene
Molti pensano che basti collegare una pompa di calore a un impianto fotovoltaico per ottenere risparmio energetico, ma senza una strategia di autoconsumo ben studiata, il fotovoltaico può coprire solo una piccola parte del fabbisogno reale.
Nel corso analizziamo come ottimizzare l’integrazione per massimizzare l’autoconsumo e ridurre i prelievi dalla rete.
❓ E tu? Hai mai avuto esperienze con pompe di calore che non rendevano come previsto? Qual era il problema?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Un corso che ti dà finalmente risposte pratiche e non solo teoria da manuale. Ora so esattamente cosa guardare prima di scegliere una pompa di calore."
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Modulo 6 – Pompe di Calore: sai davvero come gestirle al meglio?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 6 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Le pompe di calore sono macchine efficienti, ma solo se vengono gestite correttamente. Se la regolazione è sbagliata, rischi di sprecare energia e usurare il compressore prima del tempo.
Modulazione: perché la pompa di calore continua a spegnersi?
A differenza delle caldaie, che possono modulare fino al 10%, molte pompe di calore non scendono sotto il 30% della loro potenza. Cosa succede se l’impianto non riesce a dissipare abbastanza calore? La macchina si spegne e si riaccende di continuo. Ecco perché nel modulo approfondiamo strategie pratiche per evitare il funzionamento on-off, tra cui:
✅ Ottimizzare la temperatura di mandata per stabilizzare il funzionamento
✅ Sfruttare più terminali per aumentare la capacità di dissipazione
✅ Regolare l’accumulo termico dell’edificio in modo efficiente
Sbrinamento: il problema che nessuno considera (finché non arriva l’inverno)
Le pompe di calore aria-acqua hanno un problema noto: la formazione di brina sulle batterie di scambio termico. Nel modulo analizziamo le strategie di sbrinamento per minimizzare le perdite di efficienza, e spieghiamo perché una gestione errata può ridurre il rendimento stagionale più di quanto si pensi.
Acqua calda sanitaria: non è una caldaia, non può lavorare allo stesso modo
Una pompa di calore non può fornire istantaneamente grandi quantità di acqua calda come una caldaia. Se il bollitore è dimensionato male, rischi di rimanere senza acqua calda quando serve. Nel corso vediamo come calcolare il volume ottimale, considerando:
Numero di utenti e abitudini di consumo
Tempo di reintegro dell’acqua calda
Temperature di accumulo per minimizzare dispersioni e stratificazioni
Rumore e vibrazioni: perché nessuno ne parla finché è troppo tardi?
Se la pompa di calore è installata male, il rumore può diventare un problema serio. Nel modulo impariamo a posizionare correttamente l’unità esterna per minimizzare disturbi e vibrazioni, senza compromettere le prestazioni.
❓ E tu? Hai mai avuto a che fare con una pompa di calore che si accendeva e spegneva continuamente? Come hai risolto?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Finalmente un corso che spiega davvero come ottimizzare la regolazione di una pompa di calore. Non basta installarla, bisogna farla lavorare bene."
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Modulo 7 – Pompe di Calore e Fotovoltaico: un’accoppiata vincente?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 7 del mio Per_Corso di Termotecnica. Integrare una pompa di calore con un impianto fotovoltaico sembra un’ottima idea, ma se non si fa con criterio, il risparmio atteso può trasformarsi in un’illusione.
Il mito dell’energia gratuita: il fotovoltaico basta davvero?
Spesso si pensa che con il fotovoltaico la pompa di calore lavori a costo zero.In realtà, l’energia prodotta in eccesso non sempre è disponibile quando serve. Nel modulo vediamo come gestire al meglio l’autoconsumo, adottando strategie come:✅ Caricamento forzato del bollitore sanitario nelle ore di picco solare.✅ Sfruttare l’inerzia dell’edificio per anticipare il riscaldamento.✅ Regolare la temperatura interna in base alla produzione fotovoltaica.
On-Off: il peggior nemico delle pompe di calore
Se la pompa di calore si accende e spegne continuamente, il rendimento cala e l’usura aumenta. Nel modulo affrontiamo:
Come scegliere una macchina con una buona modulazione della potenza.
L’uso dei volani termici per stabilizzare il funzionamento.
La regolazione della curva climatica per evitare cicli inutili.
Geotermia: sempre la scelta migliore?
Le pompe di calore terra-acqua offrono prestazioni più stabili, ma l’investimento iniziale è maggiore. Nel corso impariamo a:
Calcolare la lunghezza delle sonde geotermiche in base al fabbisogno termico.
Valutare il potenziale del terreno per lo scambio termico.
Capire quando vale la pena investire in un impianto geotermico.
Quando conviene davvero usare la pompa di calore?
Non sempre la pompa di calore è economicamente vantaggiosa. Nel modulo spieghiamo il concetto di COP di pareggio, ovvero il valore minimo oltre il quale conviene usarla rispetto a una caldaia a gas. Se il COP stagionale scende al di sotto di un certo valore, variabile in funzione del costo dei vettori energetici, il gas può essere più conveniente (ma a questo punto stai usando in maniera pessima la pompa di calore).
❓ E tu? Hai mai avuto problemi nell’integrazione tra fotovoltaico e pompa di calore? Qual è stato il principale ostacolo?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Un corso che ti fa capire finalmente quando una pompa di calore conviene davvero. Nessuna teoria inutile, solo numeri e applicazioni pratiche."
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Modulo 8 – Sistemi Ibridi: quando la pompa di calore non basta
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 8 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Le pompe di calore sono efficienti, ma non sempre sono la soluzione "ideale" da sole. Quando serve più flessibilità, un importante backup, oppure l'alimentazione di un servizio impegnativo per le temperature richieste, entra in gioco l’integrazione con le caldaie a condensazione nei sistemi ibridi.
Pompa di calore + caldaia: davvero una buona idea?
I sistemi ibridi combinano pompa di calore e caldaia (ma potremo combinare anche pompa di calore a biomassa, pompa di calore a teleriscaldamento), ma non basta affiancare due generatori per ottenere efficienza.
Serve un’integrazione intelligente, regolata in base a:
✅ Temperatura esterna: quando fa molto freddo, la caldaia può essere più conveniente.
✅ Costo dell’energia: il COP di pareggio indica quando il gas diventa più economico dell’elettricità.
✅ Accumulo e gestione dei carichi: modulare la potenza per evitare sprechi.
Il vero cuore dell’efficienza: il controllo della logica di gestione
Un sistema ibrido può lavorare in tre modi:
Modalità mono-energetica: la pompa di calore copre tutto il carico, con il supporto di una resistenza elettrica.
Modalità bi-energetica alternata: la pompa di calore lavora fino a una certa temperatura, poi subentra la caldaia.
Modalità bi-energetica simultanea: entrambi i generatori lavorano insieme per coprire il fabbisogno termico.
Modalità backup: la caldaia entra in gioco solo in caso di rottura della pompa di calore.
Nel modulo impariamo a capire quale strategia adottare per ogni tipo di impianto.
Accumuli e inerzia termica: non sottovalutarli
Se la pompa di calore è integrata in un sistema ibrido, il volume dell’accumulo termico è fondamentale. Nel corso affrontiamo:
Quando usare un separatore idraulico per bilanciare le portate.
Come dimensionare correttamente l’accumulo sanitario per garantire acqua calda sempre disponibile.
L’uso di accumulatori a cambiamento di fase (PCM) per ridurre dispersioni e migliorare l’efficienza.
❓ E tu? Hai mai dovuto gestire un sistema ibrido? Quali sono stati i problemi principali che hai riscontrato?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Finalmente una spiegazione chiara su quando ha senso un sistema ibrido e quando è solo uno spreco di soldi!"
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Modulo 9 – Circolatori: scegliere quello giusto fa davvero la differenza
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 9 del mio Per_Corso di Termotecnica.
I circolatori sono spesso trascurati in fase di progetto, ma una scelta errata può compromettere l’efficienza dell’intero impianto.
Sovradimensionato o sottodimensionato? In entrambi i casi è un problema
Un circolatore troppo potente consuma energia inutilmente e genera rumorosità e vibrazioni. Uno troppo debole non garantisce una corretta portata, causando sbilanciamenti e malfunzionamenti.
Nel modulo affrontiamo:✅ Come calcolare portata, prevalenza e perdite di carico per la scelta corretta.✅ Lettura e interpretazione dei grafici dei circolatori per individuare la curva operativa ideale.✅ Quali errori di installazione compromettono le prestazioni e come evitarli.
Quattro modalità operative, ma quale serve davvero?
I circolatori possono lavorare in modalità diverse, ognuna adatta a uno scenario specifico:
Curva fissa: ideale per circuiti a portata costante (es. bollitori ACS).
Prevalenza costante: usata nei pannelli radianti o in circuiti con alte resistenze.
Prevalenza variabile: perfetta per impianti con radiatori e valvole termostatiche.
Regolazione PWM: gestione avanzata per massimizzare efficienza e comfort.
Bilanciamento idraulico: se lo ignori, l’impianto non funziona come dovrebbe
Un impianto sbilanciato crea problemi di pressione e portata. Nel modulo vediamo:
Come impostare le curve di velocità per ridurre consumi e rumorosità.
L’uso delle valvole di bypass differenziali per evitare sovrappressioni.
Il ruolo dei gruppi di rilancio nei circuiti secondari e negli impianti misti.
Attenzione alla condensa e ai flussi inversi
Nei circuiti di raffrescamento, la formazione di condensa può danneggiare l’impianto. Inoltre, senza una corretta installazione delle valvole di ritegno, il rischio di flussi inversi e sbilanciamenti è alto.
❓ E tu? Hai mai avuto problemi di circolatori sovradimensionati o mal regolati? Come li hai risolti?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Un modulo indispensabile per chi vuole progettare impianti efficienti. Finalmente una guida chiara per evitare errori grossolani nella scelta dei circolatori!"
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Modulo 10 – Impianti Termotecnici: tra teoria e realtà di cantiere
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 10 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Un impianto non è fatto solo dal generatore: valvole, tubazioni e terminali giocano un ruolo cruciale. Se sbagli a dimensionarli, il sistema diventa inefficiente e problematico.
Valvole: piccole scelte, grandi impatti
Spesso si pensa che tutte le valvole siano uguali. Errore.
Nel modulo analizziamo:
✅ Valvole deviatrici: perché scegliere una foratura "T" invece di una "L" può evitare malfunzionamenti.
✅ Valvole antigelo: servono davvero o le strategie moderne le hanno rese obsolete?
✅ Servomotori e tempi di rotazione: come evitare errori che mandano in blocco le pompe di calore.
✅ ... tutte le valvole ed i componenti che devi conoscere.
Distribuzione idrica: impianto vecchio, problemi nuovi?
Molti edifici hanno impianti a monotubo o a due tubi con bilanciamento imperfetto. Nel corso vediamo:
✅ Quando conviene passare a un impianto a collettori.
✅ Come calcolare gli impianti ad anello per le pompe di calore.
✅ Come il ritorno inverso può evitare l’uso di valvole di bilanciamento.
✅ Quali materiali per le tubazioni garantiscono durata ed efficienza.
Radiatori e pompe di calore: sono compatibili o serve cambiarli?
Sostituire i radiatori è sempre necessario? Dipende. Un impianto con terminali esistenti può funzionare con una pompa di calore se:
✅ Quando conviene passare a un impianto a collettori. Si lavora sull’inerzia termica e si estende il tempo di funzionamento (questo è il vero "segreto").
✅ Quando conviene passare a un impianto a collettori. Si adegua la superficie di scambio per compensare temperature di mandata più basse.
✅ Quando conviene passare a un impianto a collettori. Si ottimizza il dimensionamento per mantenere il comfort senza aumentare i consumi.
Nel modulo dimostriamo che il riscaldamento non avviene per potenza istantanea, ma per energia distribuita nel tempo. Ecco perché spesso non serve cambiare tutto l’impianto, ma solo saperlo gestire.
❓ E tu? Ti è mai capitato di dover integrare una pompa di calore in un impianto con radiatori esistenti? Come hai risolto il problema della temperatura di mandata?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Un modulo fondamentale per chi progetta impianti termotecnici. Finalmente una guida pratica per evitare errori costosi su valvole, tubazioni e radiatori."
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Modulo 11 – Radiatori ed Efficienza Energetica: bisogna davvero cambiarli?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 11 del mio Per_Corso di Termotecnica. Radiatori e pompe di calore possono convivere? Sì, ma solo se l’impianto viene ottimizzato correttamente.
Bassa temperatura: il problema è il radiatore o l’isolamento?
Molti credono che passando a una pompa di calore sia necessario sostituire tutti i radiatori. Falso. Se l’edificio ha subito interventi di isolamento, il fabbisogno termico si riduce e i radiatori esistenti possono funzionare anche a 45-50°C (o meno), mantenendo il comfort.
Nel modulo vediamo:
✅ Come calcolare la potenza emessa da un radiatore al variare della temperatura di mandata.
✅ Quando basta prolungare il tempo di funzionamento per compensare la temperatura più bassa.
✅ Quando è davvero necessario aumentare la superficie radiante.
Bilanciamento idraulico: perché alcuni radiatori scaldano di più e altri di meno?
Se alcuni radiatori sono troppo caldi e altri tiepidi, il problema spesso è nella regolazione delle portate. Nel modulo spieghiamo come ottimizzare la distribuzione del calore con:
✅ Detentori e valvole termostatiche per uniformare il flusso.
✅ Termografie per individuare squilibri idraulici.
✅ Strategie per migliorare la regolazione in impianti datati.
Qualità dell’aria: hai mai pensato a cosa succede con radiatori troppo caldi?
Temperature superficiali elevate bruciano polveri e generano microinquinanti. Abbassare la temperatura di mandata riduce la combustione del particolato, migliorando la qualità dell’aria e prevenendo le classiche macchie nere sulle pareti.
La “prova del nove”: il metodo pratico per capire se il tuo impianto può lavorare a bassa temperatura
Nel modulo spieghiamo un metodo semplice per testare il funzionamento a temperature più basse senza cambiare nulla. Si tratta di abbassare progressivamente la mandata della caldaia e monitorare il comfort, per capire se l’impianto può già funzionare con una pompa di calore o se servono modifiche.
❓ E tu? Hai mai provato a ridurre la temperatura di mandata senza compromettere il comfort? Qual è stata la tua esperienza?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Un modulo che finalmente chiarisce come ottimizzare i radiatori con pompe di calore senza fare interventi inutili!"
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Modulo 12 – Impianti Radianti: davvero così efficienti?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 12 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Gli impianti radianti sono sinonimo di comfort ed efficienza, ma solo se progettati correttamente. Capire come avviene la trasmissione termica è fondamentale per ottenere le massime prestazioni.
Irraggiamento o convezione? Facciamo chiarezza
Un impianto radiante non scalda solo per irraggiamento, ma anche per convezione. La percentuale dipende da dove è posizionato. Ad esempio, in riscaldamento a parità di temperatura superficiale:
✅ Pavimento radiante → più convezione, meno irraggiamento (e più resa).
✅ Parete radiante → migliore equilibrio tra le due componenti.
✅ Soffitto radiante → più irraggiamento, meno convezione (e meno resa ).
Ma attento, il contribuito radiativo è lo stesso per tutti e tre i sistemi.
In estate? Si invertono i contributi radiati e convettivi dei tre sistemi.
Nel modulo impariamo a calcolare il reale contributo dell’irraggiamento e a capire quando un sistema radiante è davvero vantaggioso.
Attenzione agli arredi: stai bloccando il calore?
Un tappeto spesso sopra un pavimento radiante riduce la superficie attiva, così come un mobile addossato a una parete radiante. Nel corso analizziamo:
✅ Come il fattore di vista influenza la percezione del calore irradiato.
✅ Quali accorgimenti adottare per non compromettere l’efficacia dell’impianto.
✅ Quando conviene scegliere pareti radianti invece del pavimento.
Bassa temperatura = meno resa? Non proprio
Un errore comune è credere che ridurre la temperatura di mandata riduca il comfort. In realtà, se il sistema è ben progettato, si compensa con una maggiore superficie di scambio e un tempo di funzionamento più lungo.
Nel modulo vediamo:
✅ Come calcolare la resa termica in funzione della temperatura di mandata.
✅ L’importanza della conducibilità del pavimento (spoiler: parquet e tappeti non aiutano).
✅ Il giusto ΔT per ottimizzare il rendimento senza sprechi.
Radianti e ventilconvettori: integrazione possibile?
Gli impianti radianti garantiscono comfort elevato, ma per riscaldare o raffrescare rapidamente i ventilconvettori possono essere utili. Nel modulo impariamo come bilanciare i due sistemi per:
✅ Avere un comfort costante senza sbalzi di temperatura.
✅ Evitare sprechi energetici con una regolazione intelligente.
✅ Sfruttare il meglio di entrambi per il massimo dell’efficienza.
❓ E tu? Hai mai dovuto ottimizzare un impianto radiante per migliorare il comfort? Che problemi hai riscontrato?
Recensione di chi ha già seguito il corso:
"Modulo completo e pratico! Finalmente si capisce come funziona davvero uno scambio termico in un impianto radiante."
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Modulo 13 – Termoregolazione: sei sicuro che il tuo impianto lavori bene?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 13 del mio Per_Corso di Termotecnica.Un impianto può essere progettato bene, ma se la regolazione è sbagliata, diventa inefficiente e costoso. Sai come bilanciare temperatura di mandata, portata e regolazione?
ON/OFF o modulante? Questione di efficienza
Un impianto che lavora a intermittenza spreca energia e genera sbalzi termici.
✅ ON/OFF → Accendi, spegni, riparti da zero. Non proprio il massimo.
✅ Modulante → La potenza si adatta al fabbisogno reale, evitando sprechi e migliorando il comfort.Nel modulo vediamo quando e come scegliere la regolazione giusta per ogni impianto.
Regolazione climatica o compensata? Facciamo chiarezza
Spesso si sente dire che la regolazione climatica è la soluzione perfetta. Ma non sempre.
✔ Climatica → Modula la temperatura di mandata in base alla temperatura esterna.
✔ Compensata → Tiene conto anche del salto termico tra mandata e ritorno.
✔ Combinata → La soluzione più completa per un impianto davvero efficiente. Nel modulo analizziamo pro e contro di ogni metodo, per evitare di impostare regolazioni inutili o dannose.
Bilanciamento idraulico: senza, la regolazione non serve a nulla
Un impianto può avere la miglior regolazione del mondo, ma se le portate non sono distribuite correttamente, avrai stanze calde e stanze fredde.
✔ Come bilanciare il sistema con le valvole di taratura.
✔ Perché le valvole termostatiche vanno regolate e non solo montate.
✔ Quando usare by-pass differenziali per evitare problemi di pressione.
❓E tu? Hai mai visto impianti con stanze bollenti e altre gelide a causa di una regolazione fatta male? Scrivilo nei commenti!
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso: "Corso ben strutturato e ricco di contenuti utili. Il docente è preparato e disponibile a chiarire ogni dubbio."
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Modulo 14 – Impianti di Acqua Calda Sanitaria: sai davvero come dimensionarli?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 14 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Progettare un impianto di acqua calda sanitaria (ACS) non significa solo scegliere un bollitore qualsiasi e collegarlo alla caldaia o alla pompa di calore. Sbagliare il dimensionamento porta a sprechi energetici, disservizi e problemi igienico-sanitari.
Quanta acqua serve davvero? Il fattore di contemporaneità
Negli edifici con più bagni, il fabbisogno simultaneo può essere molto diverso rispetto a un singolo appartamento.
✅ Se sovradimensioni, aumenti i costi e favorisci la proliferazione di Legionella.
✅ Se sottodimensioni, rischi di lasciare utenti senza acqua calda. Nel modulo vediamo come calcolare il reale fabbisogno di ACS per ogni tipologia di edificio.
Ricircolo: serve sempre?
Avere l’acqua calda subito al rubinetto è comodo, ma a che prezzo? Un impianto di ricircolo mal progettato può scaricare un bollitore più volte al giorno senza che nessuno abbia aperto un rubinetto.
🔹 Quando è davvero necessario il ricircolo e quando no.
🔹 Sensori di presenza e orari programmabili: strategie per ridurre i consumi.
🔹 Alternative al ricircolo: cavi scaldanti e gestione intelligente della rete.
Accumulo o produzione istantanea?
Se scegli male, potresti avere acqua calda che finisce troppo presto o temperature ballerine.
✔ Bollitori con serpentino → Servono scambiatori più grandi con le pompe di calore.
✔ Accumuli tecnici → Perfetti per impianti grandi, stratificazione termica fondamentale.
✔ Scambiatori a piastre → Produzione istantanea, meno rischio Legionella, ma attenzione alla regolazione delle portate.
Distribuzione: meglio a collettori o a T?
💧 Collettori → Più flessibilità, più manutenzione possibile.
💧 Diramazioni a T → Più economiche, ma occhio alle perdite di carico e agli squilibri idraulici.
❓ Hai mai trovato impianti ACS che sprecavano energia o non garantivano un'erogazione stabile? Scrivilo nei commenti!
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso: "Un modulo chiaro e pratico, che finalmente spiega come dimensionare gli impianti ACS senza affidarsi a ipotesi vaghe."
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Modulo 15 – Trattamento dell’Acqua negli Impianti Termici: sai cosa circola nei tuoi tubi?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 15 del mio Per_Corso di Termotecnica.
L’acqua negli impianti non è mai “solo acqua”. Se non la tratti correttamente, il tuo impianto si riempie di fanghi, incrostazioni e batteri. Sai quali problemi può causare una cattiva gestione dell’acqua?
Durezza, corrosione, fanghi: l’acqua è tua amica o nemica?
✅ Acqua troppo dura? → Incrostazioni sugli scambiatori, rendimento che crolla.
✅ Acqua troppo acida? → Corrosione di tubi e caldaie, danni in pochi anni.
✅ Acqua con ossigeno? → Ruggine e aria nell’impianto, circolatori rumorosi e meno efficienza.
Nel modulo vediamo come analizzare la qualità dell’acqua e quali trattamenti adottare per mantenere l’impianto efficiente nel tempo.
Addolcitori, demineralizzatori, defangatori: quali servono davvero?
💧 Addolcimento → Riduce il calcare, ma attento a non esagerare: troppa acqua addolcita può diventare corrosiva.
💧 Demineralizzazione → Perfetta per evitare correnti galvaniche e ossidazioni, ma non sempre necessaria.
💧 Defangatori magnetici → Indispensabili per proteggere gli scambiatori dalle impurità metalliche.
Ogni impianto ha esigenze diverse: nel corso impariamo quando e come scegliere il trattamento giusto.
Legionella: rischio reale o paranoia?
L’acqua non trattata correttamente può diventare un pericolo sanitario.
✔ Quali temperature favoriscono la crescita del batterio?
✔ Quando serve lo shock termico e quando è meglio usare perossido d’idrogeno o biocidi?
✔ Gli errori più comuni nella progettazione del ricircolo ACS che aumentano il rischio Legionella.
Dove sbagliano molti progettisti? Il monitoraggio dell’acqua
🔹 L’acqua dell’acquedotto non è sempre adatta agli impianti termici: va analizzata prima dell’uso.
🔹 Troppi impianti vengono riempiti senza un trattamento preventivo, con conseguenze su rendimento e durata.
🔹 Nel modulo vediamo quali parametri controllare e come eseguire i campionamenti.
❓ Hai mai trovato impianti pieni di incrostazioni o con circolatori rumorosi per la presenza di aria? Scrivilo nei commenti!
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso: "Finalmente un modulo che spiega nel dettaglio il trattamento dell’acqua senza vendere prodotti inutili. Applicabile da subito!"
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Modulo 16 – Bilanciamento degli impianti: perché alcuni termosifoni scaldano più di altri?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 16 del mio Per_Corso di Termotecnica.Un impianto non bilanciato può causare stanze troppo calde e altre sempre fredde. Non è solo un problema di caldaia o pompa di calore, ma spesso di distribuzione dell’acqua.
Hai mai verificato il bilanciamento idraulico del tuo impianto?
✅ Alcuni termosifoni scaldano troppo? → Ricevono più portata del necessario.
✅ Altri rimangono tiepidi? → Sono sottoalimentati per eccessive perdite di carico.
✅ Hai aumenti di consumo ingiustificati? → L’impianto è inefficiente e spreca energia.
Nel modulo vediamo come gestire questi problemi e quali strumenti usare per un bilanciamento efficace.
Bilanciamento statico o dinamico? Non sono la stessa cosa!
🔹 Bilanciamento statico → Usa valvole di taratura fissa per limitare la portata massima. Utile, ma poco adattabile.
🔹 Bilanciamento dinamico → Impiega valvole autoregolanti che si adattano in tempo reale alla variazione della domanda termica. Perfetto per edifici con carichi variabili.
Capire quando usare uno o l’altro sistema è essenziale per migliorare il comfort e ridurre i consumi.
Circolatori: hai scelto la regolazione giusta?
💡 Se l’impianto ha radiatori, si usa una curva proporzionale per compensare le variazioni di portata.
💡 Se hai pannelli radianti, meglio una regolazione a prevalenza costante per mantenere stabile il salto termico.
💡 Un errore comune? Sottodimensionare o sovradimensionare il circolatore, creando squilibri termici e consumi elevati.
Monitoraggio: senza dati, stai solo indovinando
Spesso gli impianti vengono regolati “a sensazione”, ma senza dati reali è impossibile ottimizzare il funzionamento. Nel modulo impariamo a leggere e interpretare:
✔ Grafici di temperatura di mandata e ritorno.
✔ Dati di consumo della pompa di calore o della caldaia.
✔ Comportamento dell’impianto in condizioni climatiche diverse.
Un caso studio?Una pompa di calore mal regolata aveva cicli di accensione e spegnimento troppo frequenti (pendolamento), riducendo il COP e aumentando i consumi. Grazie al monitoraggio, abbiamo individuato il problema e ottimizzato il sistema.
❓ Ti è mai capitato di avere un impianto con temperature instabili o consumi anomali? Scrivilo nei commenti!
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso:"Il bilanciamento era sempre stato un concetto teorico, ora ho capito come applicarlo e i risultati sono evidenti!"
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Modulo 17 – Pompe di calore e impianti radianti: come evitare errori di progettazione?
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 17 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Un impianto radiante abbinato a una pompa di calore può essere estremamente efficiente, ma solo se progettato correttamente.
💡 Hai mai calcolato il reale fabbisogno del tuo edificio? Spesso si tende a sovradimensionare, con il risultato di avere costi più alti e un impianto meno efficiente.
Impianto radiante: meglio a pavimento, parete o soffitto?
✅ Pavimento radiante → Ottimo per il riscaldamento, più lento nel raffrescamento.
✅ Parete radiante → Buon compromesso tra rapidità di risposta e comfort.
✅ Soffitto radiante → Ideale per il raffrescamento, ma va progettato con attenzione per evitare condensa.
Nel modulo impariamo quando scegliere l’uno o l’altro sistema, come dimensionare correttamente le tubazioni e quali errori evitare nella distribuzione del calore.
Pompa di calore: perché evitare il sovradimensionamento?
Una pompa di calore troppo potente:
❌ Costa di più all’acquisto.
❌ Funziona male, con frequenti accensioni e spegnimenti (pendolamento).
❌ Ha un COP inferiore, aumentando i consumi.
Nel corso impariamo a calcolare la potenza ottimale, evitando sovradimensionamenti inutili.
Come ottimizzare la regolazione e l’autoconsumo?
Se hai un impianto fotovoltaico, puoi massimizzare l’efficienza della pompa di calore:
✔️ Utilizzando il caricamento intelligente dell’accumulo.
✔️ Ottimizzando gli orari di funzionamento per sfruttare l’energia solare.
✔️ Integrando correttamente fotovoltaico + pompa di calore + ACS per ridurre la dipendenza dalla rete.
Caso studio: come migliorare un impianto inefficiente
In un progetto analizzato nel modulo, una pompa di calore sovradimensionata creava continui cicli di accensione e spegnimento, con consumi elevati e comfort scadente. Grazie alla firma energetica, abbiamo ridefinito il profilo termico dell’edificio e ottimizzato il funzionamento, riducendo i consumi del 20% senza interventi costosi.
❓ Hai mai dovuto correggere un impianto mal progettato? Scrivilo nei commenti!
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso: "Finalmente ho capito come scegliere la pompa di calore giusta per il mio impianto radiante, evitando di spendere troppo e ottenere meno efficienza!"
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Modulo 18 – Impianti radianti e pompe di calore: progettare senza sprechi
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 18 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Progettare un impianto radiante con pompa di calore non significa solo calcolare le potenze: bisogna capire le reali esigenze dell’edificio per ottimizzare il rendimento ed evitare errori costosi.
Quanto conta il dimensionamento?
Sovradimensionare un impianto non migliora il comfort, ma porta a:
❌ Maggiori costi di installazione.
❌ Minore efficienza della pompa di calore (pendolamento).
❌ Regolazione complicata e maggiore usura.
Nel modulo vediamo come calcolare correttamente il fabbisogno termico e scegliere la potenza giusta senza margini eccessivi.
Rete di distribuzione: le tubazioni sono davvero così importanti?
Spesso si pensa solo alla pompa di calore, ma un errore nel dimensionamento delle tubazioni può compromettere tutto l’impianto.
✅ Sezione e lunghezza corrette = minori perdite di carico.
✅ Bilanciamento idraulico ottimale = temperatura uniforme in tutti gli ambienti.
✅ Scelta dei materiali giusti = impianto più efficiente e durevole.
Nel modulo impariamo come evitare problemi di distribuzione e garantire la massima efficienza.
Pompa di calore e impianto radiante: come gestirli al meglio?
Una regolazione complessa non significa maggiore efficienza. A volte soluzioni semplici funzionano meglio di schemi di controllo sofisticati e difficili da gestire.
✔️ Quando usare la regolazione climatica?
✔️ Meglio un’accumulatore o produzione diretta?
✔️ Quali valvole scegliere per evitare sprechi?
Nel modulo analizziamo le soluzioni migliori per ogni tipo di impianto.
Come ridurre i consumi e sfruttare il fotovoltaico?
Se hai un impianto fotovoltaico, puoi:
☀️ Massimizzare l’autoconsumo con una gestione intelligente della pompa di calore.
🕒 Programmare l’accumulo di energia nei momenti di maggiore produzione solare.
💰 Ottimizzare i consumi riducendo il prelievo dalla rete.
Nel modulo vediamo strategie pratiche per integrare pompa di calore e fotovoltaico in modo efficace.
❓ Hai mai avuto problemi di regolazione su un impianto radiante? Racconta nei commenti!
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso:"Finalmente ho capito come ottimizzare il mio impianto senza sovradimensionarlo e senza complicare troppo la regolazione. Spiegazioni chiare e applicabili!"
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Modulo 19 – Impianti Termici: come ottimizzare radiatori e pompe di calore
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 19 del mio Per_Corso di Termotecnica. L’ottimizzazione degli impianti esistenti non è solo una questione di sostituzione del generatore, ma di analisi e adattamento dei terminali. In questo modulo, due casi studio pratici dimostrano come migliorare un impianto senza errori.
Caso 1: sostituire una caldaia con un impianto a radiatori
Un impianto con radiatori in ghisa e tubazioni datate può essere ottimizzato?
✅ Sì, ma servono dati precisi.
Nel modulo impariamo:
✔️ Come misurare correttamente l’impianto per un dimensionamento esatto.
✔️ Come calcolare la temperatura di mandata ideale per ottimizzare i consumi senza perdere comfort.
✔️ Come scegliere una caldaia con la giusta modulazione, evitando accensioni e spegnimenti frequenti.✔️ Perché installare un defangatore magnetico e come proteggere l’impianto dal calcare.
Caso 2: passaggio da caldaia a pompa di calore in un appartamento
Pompa di calore e impianti monotubo: si può fare?
📉 Molti dicono di no, ma è un falso mito.
Nel modulo dimostriamo che:
✔️ Un impianto monotubo può funzionare con una pompa di calore se correttamente bilanciato e regolato.
✔️ Monitorare temperatura di mandata e ritorno è essenziale per evitare il pendolamento della macchina.
✔️ L’energia solare può essere usata al massimo programmando la pompa di calore per funzionare nelle ore di massima produzione fotovoltaica.
E l’acqua calda sanitaria?
Sostituire la caldaia significa ripensare la produzione di ACS.Nel modulo vediamo:
✔️ Come scegliere un bollitore in spazi ridotti senza perdere autonomia.
✔️ I vantaggi dei bollitori a cambiamento di fase, che accumulano più calore in meno spazio.
✔️ Come impostare la temperatura ideale per evitare sprechi e garantire comfort.
❓ Hai mai dovuto adattare un impianto a radiatori per una pompa di calore? Come hai risolto il problema?
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso: "Modulo illuminante! Ho sempre creduto che gli impianti monotubo fossero incompatibili con le pompe di calore, ma con i giusti accorgimenti si può fare e funziona benissimo."
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Modulo 20 – Climatizzazione con Pompe di Calore e Ventilconvettori: progettare senza errori
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 20 del mio Per_Corso di Termotecnica. Pompe di calore e ventilconvettori sono una combinazione versatile ed efficiente, ma la progettazione deve essere curata nei dettagli per evitare errori che riducono il comfort e l’efficienza.
Perché scegliere i ventilconvettori?
Rispetto ad altri sistemi, i ventilconvettori offrono:
✅ Maggiore reattività rispetto ai radiatori.
✅ Funzione di raffrescamento integrata.
✅ Compatibilità con le pompe di calore anche a bassa temperatura.
Nel modulo vediamo quando ha senso installarli e come posizionarli correttamente per evitare correnti d’aria fastidiose.
Caso studio 1: condominio con vincoli architettonici
📌 Problema: Serviva una soluzione efficiente, ma senza impianto radiante.
📌 Soluzione: Ventilconvettori sopra le porte nelle camere e a parete bassa in soggiorno.
Nel modulo impariamo:
✔️ Come calcolare la portata d’aria ideale per ogni ambiente.
✔️ Come minimizzare l’impatto estetico degli impianti.
✔️ Dove installare l’unità esterna per ridurre il rumore e l’impatto visivo.
Caso studio 2: abitazione unifamiliare con soffitti radianti
📌 Problema: Evitare terminali ingombranti e migliorare il comfort in bagno.
📌 Soluzione: Ventilconvettori + soffitto radiante nei bagni per un calore uniforme.
Nel modulo vediamo:
✔️ Come bilanciare i due sistemi per ottenere comfort e reattività.
✔️ Quando i ventilconvettori sono più efficienti del riscaldamento a pavimento.
✔️ Come ridurre il consumo elettrico con una gestione smart dell’accensione.
Scelta e dimensionamento delle pompe di calore
Le pompe di calore devono essere dimensionate con attenzione per evitare sprechi. Nel modulo analizziamo:
✔️ Quanto deve essere grande il volume inerziale per garantire la stabilità del sistema.
✔️ Come evitare il surriscaldamento del compressore con una corretta gestione della portata minima.
✔️ Perché alcune pompe di calore richiedono valvole a tre vie per funzionare correttamente con i ventilconvettori.
Installazione e manutenzione: gli errori più comuni
⚠️ Errori di installazione possono compromettere tutto l’impianto.
Nel modulo vediamo:
❌ Perché le tubazioni frigorifere vanno isolate bene (per evitare perdite di rendimento).
❌ Dove NON installare un ventilconvettore per evitare correnti d’aria dirette.
❌ Come proteggere la pompa di calore da impurità con un filtro defangatore ben posizionato.
❓ Hai mai avuto problemi di comfort con i ventilconvettori? Come li hai risolti?
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso: Ottimo modulo! Finalmente ho capito perché il mio impianto con ventilconvettori non funzionava bene: il problema era il dimensionamento della pompa di calore!"
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Modulo 21 – Domande e Risposte su Climatizzazione e Comfort Termico
In questo post riassumo i contenuti del Modulo 21 del mio Per_Corso di Termotecnica.
Questa sessione di Q&A è stata un'occasione per approfondire i temi più discussi nei moduli precedenti, chiarire dubbi pratici e analizzare casi reali di progettazione e ottimizzazione degli impianti.
Raffrescamento radiante e il problema della condensa
Uno dei temi più ricorrenti riguarda l’uso del pavimento radiante per il raffrescamento. Molti pensano che sia impossibile senza generare condensa, ma in realtà:
✅ Il problema nasce solo se la regolazione non è gestita bene.
✅ Con una corretta gestione della temperatura di rugiada, la condensa è evitabile.
✅ L’integrazione con la ventilazione meccanica e la deumidificazione è fondamentale.
Nel modulo vediamo come progettare un sistema integrato, evitando errori di regolazione che possono compromettere l’efficacia dell’impianto.
Espansione diretta o impianto ad acqua?
Un altro tema molto discusso riguarda la scelta tra sistemi VRV/VRF e impianti idronici.
📌 Vantaggi dei sistemi a espansione diretta (VRV/VRF):
✔️ Maggiore controllo della temperatura stanza per stanza.
✔️ Installazione più semplice e rapida.
📌 Criticità:
❌ Maggiore dipendenza dal produttore per manutenzione e ricambi.
❌ Potenziale dispersione di gas refrigerante con impatti ambientali e normativi.
📌 Vantaggi dell’impianto ad acqua:
✔️ Maggiore flessibilità e compatibilità con diversi terminali.
✔️ Più facile aggiornare o sostituire componenti nel tempo.
Nel modulo analizziamo quale tecnologia scegliere in base al contesto e come gestire al meglio la manutenzione di entrambe le soluzioni.
Sistemi ad anello d’acqua (Waterloop): un’opzione da considerare?
📌 Alcuni progettisti stanno adottando sistemi ad anello d’acqua, soprattutto nelle ristrutturazioni con impianti centralizzati. Ma funzionano davvero?
Nel modulo vediamo:
✔️ Come garantire una corretta contabilizzazione dei consumi in questi sistemi.
✔️ Come distribuire l’energia elettrica per ogni unità abitativa senza sovraccarichi.
✔️ Come evitare problemi di condensa sui collettori e sulle valvole.
💡 Spoiler: Funzionano bene in determinati contesti, ma vanno gestiti con attenzione!
Integrazione tra fotovoltaico, pompe di calore e ventilazione
Molte domande hanno riguardato l’uso combinato di più tecnologie per migliorare l’efficienza energetica:
✔️ Fotovoltaico + pompa di calore = ottima soluzione, ma solo con una logica di gestione intelligente.
✔️ Ventilazione meccanica controllata = migliora il comfort e riduce i consumi, ma influisce sui carichi termici.
✔️ Deumidificazione = essenziale per il raffrescamento radiante, ma richiede terminali adeguati.
Nel modulo impariamo a progettare l’integrazione tra questi sistemi evitando errori di regolazione che portano a sprechi di energia.
❓ Il tuo impianto funziona come previsto o hai riscontrato problemi? Raccontami la tua esperienza!
💬 Recensione di chi ha già seguito il corso:" Grazie a questo modulo ho finalmente capito perché il mio impianto radiante in estate non funzionava come speravo: il problema era la gestione dell’umidità e la temperatura di mandata!"

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