𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗧𝗜 𝗥𝗜𝗦𝗖𝗔𝗟𝗗𝗢 𝗟𝗔 𝗣𝗜𝗦𝗖𝗜𝗡𝗔
- Paolo Savoia
- 28 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Mi capita che in una villa di pregio in riva al lago di Garda mi si chieda di provvedere al riscaldamento di una piscina in concomitanza con la riqualificazione dell'edificio.
Iniziare a tirare fuori dei numeri è sempre il problema e per fortuna ho recuperato un'ottima documentazione sul calcolo di tutti i contributi energetici richiesti per mantenere calda l'acqua. Diversamente dal riscaldamento dell'aria, per riscaldare una piscina le perdite sono di evaporazione, per irraggiamento, per convezione, per conduzione e per reintegro.
Le variabili in gioco sono molteplici ed i dati di input sono le dimensioni della piscina, la superficie dello specchio dell'acqua, le condizioni di temperatura ed umidità dell'aria esterna e la temperatura dell'acqua, la resistenza termica delle pareti oltre alla presenza di particolari protezioni.
Con questi dati possiamo calcolare la potenza. Ma per la stima dei consumi? Bisogna passare dall'energia ed utilizzando i BIN, con un semplice foglio di calcolo ho calcolato per le varie temperature esterne nelle varie ore mensili, ho stimato il fabbisogno mensile necessario.
Ed il gioco è quasi fatto. Ora non resta che considerare se sia più economicamente conveniente tenere la caldaia attuale od utilizzare una pompa di calore dedicata, oppure sovradimensionare la pompa di calore che sostituirà la caldaia oppure avere un funzionamento misto, caldaia in inverno e pompa di calore, calcolata non sovradimensionata, in estate(*).
E così si scopre che:
- mantenere la piscina costa un botto;
- è fondamentale attuare ogni strategia atta al contenimento delle dispersioni di calore;
- tenere la caldaia permette di non sovradimensionare la pompa di calore a servizio riscaldamento che avrebbe un costo impegnativo ed inoltre permette il surplus di potenza di avere un profilo "intermittente" della temperatura dell'acqua (inutile tenerla a 33°C in piena notte o durante le vacanze etc);
- con un "po' " di fotovoltaico la piscina d'estate sarà riscaldata a poco prezzo;
- per una utenza così impegnativa si potrebbe pensare a pompa di calore con scambio diverso dall'aria, anche se tuttavia i costi di impianto e l'accessibilità del posto alle trivellazioni sarebbe limitato.
(*) esiste già uno sistema ad espansione diretta per il raffrescamento.
𝘚𝘦 𝘴𝘦𝘪 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘷𝘰𝘭𝘶𝘤𝘳𝘰 𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘪𝘢𝘯𝘵𝘪, 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘦𝘥𝘪𝘭𝘦 𝘰 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘨𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘦 𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢 𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘮𝘪. 𝘔𝘢𝘨𝘢𝘳𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘵𝘶𝘰.


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