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𝗖𝗔𝗟𝗖𝗢𝗟𝗢 𝗦𝗘𝗖𝗢𝗡𝗗𝗢 𝗨𝗡𝗜 𝗘𝗡 𝟭𝟮𝟴𝟯𝟭: 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗧𝗜 𝗔𝗚𝗟𝗜 𝗘𝗥𝗥𝗢𝗥𝗜

Aggiornamento: 29 nov 2023

SPOILER del POST: gli impianti non si devono progettare sulla potenza ma sull'energia.


Ora, mi si dica tutto, ma se è pur vero che come dice qualcuno non è il corso che fa il termotecnico (e ci mancherebbe, altrimenti tutti i corsisti sarebbero a pari livello) è altrettanto vero che i giusti corsi, quelli non nozionistici, ma quelli fatti da un professionista "curioso" per professionisti possono fare la differenza, spiegandoti le differenze tra i metodi di calcolo (UNI EN 12831/ firma energetica / UNI EN 52016) ed evitando di farti sbagliare.


Ecco, qui i corsi fanno la differenza.


Ti sembrano dettagli da poco quelli in questo post?

Forse anche se sei un professionista avanzato potresti avere difficoltà a cogliere le sfumature di calcolo.


Ah, dimenticavo.

Di questi aspetti scrivo da almeno 4 anni.

Ormai è un tema ricorrente, ne parlano tutti, ma la conoscenza va oltre il software.


Ad gennaio 2024 torna una nuova edizione del corso di termotecnica per impianti idronici dopo il sold out di quella di ottobre 2023.

Se vuoi partecipare fai presto, restano pochissimi posti (meno delle dita di una mano).


Oltre 550 corsisti hanno partecipato, leggi le recensioni sul mio sito.


Un per corso unico nel suo genere, fatto da un professionista (non accademico) per i professionisti che devono poter utilizzare, quanto appreso, nei proprio progetti da subito, attraverso quanto spiegato e fornito a supporto.


9 lezioni da 4 ore + 1 lezione Q&A

CF per tutti gli ordini/collegi professionali

Lezioni registrate ed accessibili anche dopo la fine del corso

Dal particolare (componenti) al generale (impianti)

Dalla teoria all'analisi di 14 diversi progetti (appartamenti, ville, radiatori, ventil, radiante, nuovi, riqualificati) con verifica del funzionamento reale

Tanti approfondimenti affrontati che sono essenziali per una progettazione di qualità


Fogli di calcolo di facile consultazione per il dimensionamento degli impianti termici in tutti i loro aspetti


Tante conoscenze (nozioni), competenze (unione delle nozioni), esperienza di progetto, cantiere, monitoraggio ed ottimizzazioni, strumenti di calcolo per progettare in autonomia i tuoi impianti termici ma non solo.


350 mila impianti (stima) incentivati in SuperBonus possono avere bisogno della tua consulenza e quanto fornito al corso ti può senz'altro aiutare nell'analisi.


Contattami per info Il per corso è stato lanciato ufficialmente oggi e per i miei contatti, "social" e non solo, c'è uno sconto riservato , ma fai in fretta.


Se hai già seguito il mio per corso di termotecnica in passato, lascia un feedback sincero, te ne sarò grato con l'aggiornamento del foglio di calcolo di progettazione a Natale!


E non dimenticarti di iscriviti al mio blog e di collegarti su Linkedin per avere in anteprima tutte le chicche termotecniche!


E ora leggiti in pace l'articolo :)

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Gli edifici NON conoscono la fisica, ma la fisica li conosce, eccome!


Noi abbiamo le norme, per fortuna, che ci aiutano a progettare e verificare, giusto?


Si, ma a volte no, o meglio ni.


Ti accorgi, solo monitorando gli impianti ed avendo le giuste conoscenze e competenze che gli edifici (e gli occupanti) non seguono la fisica e nemmeno le norme.

Le norme dobbiamo applicarle, a volte tappandoci il naso (vedi UNI/TS 11300-3), per le verifiche di legge.


Ma ora parliamo di progettazione di impianti, dove nessuno ci obbliga a seguire le norme in maniera maniacale.


Fino all'epoca della caldaia non c'era problema. La caldaia spesso si sovradimensionava sia nel privato che nel condominio. Sempre mi trovo, nei rilievi, la potenza della caldaia circa il 50% in più di quella dei terminali. E a cosa serve?

Si è sempre fatto così, è sempre funzionato. Il maggior costo di installazione era relativo e gli stop & go della caldaia non erano e non sono particolarmente rilevanti.


Se conosci minimamente la teoria che ci sta alla base della UNI EN 12831, lo capisci bene. Quando mai in un edifici hai la contemporaneità di:

- dispersioni per componenti opachi/trasparenti (per la norma conta il DT interno-esterno);

- dispersioni per ventilazione (chi apre le finestre a -5°C? solo chi ha la VMC deve tener conto di questo aspetto);

- dispersioni per ripresa (chi contemporaneamente al maggior DT interno-esterno ed all'apertura delle finestre fornisce istantaneamente, o in un ora, il boost ai TERMINALI per compensare la temperatura di qualche grado che mi ero perso con l'impianto spento?);

E poi quando mai avviene che le pareti a nord disperdano il 20% di più di quelle a sud? Forse quei coefficienti correttivi di dispersione dovevano essere <1 per valorizzare gli apporti solari, ma questi ci sono solo di giorno. Di notte, al limite, c'è il re-irraggiamento verso la volta celeste che tuttavia è legata al fattore di vista e non all'esposizione!


𝗢𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗺𝗽𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼. 𝗦𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶, 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗺𝗽𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗨𝗡𝗜 𝗘𝗡 𝟭𝟮𝟴𝟯𝟭.

Le pompe di calore hanno un elevato costo specifico €/kW. Inoltre, la loro potenza minima, che controlla la modulazione, sale all'aumentare della taglia e questo comporta problemi di funzionalità. Al loro interno dei componenti soggetti ad usura, tipo il compressore, che permette di fare 60k cicli di stop & go.

Immagina che una pompa di calore faccia 20 cicli di on/off al giorno, il limite di 60k cicli lo raggiungi comunque dopo 20 anni. Ecco, tra 20 anni il SB che ti regala la pompa di calore non ci sarà più, ma quasi sicuramente, dopo 30k cicli il compressore qualche problema inizia a dartelo lo stesso :).

Cosa succede però dall'anno 1? Eh niente, COP penalizzanti e spese energetica folle.

In questi casi si può fare qualcosa, te l'ho già spiegato qui https://www.paolosavoia.com/post/3f6b9aee.


La pompa di calore dimensionata con la UNI EN 12831 funzionerà male e si romperà presto. Meglio pensare di usare, in caso remoto (da monitoraggio non ho mai visto, se non in pochissimi casi e solo per protezione) l'inserimento di una resistenza elettrica, modulante, di qualche kW o negli impianti di media potenza (> 20-30kW), usare delle cascate di pompe di calore.


𝗩𝘂𝗼𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗳𝘂𝗿𝗯𝗼? 𝗦𝗼𝘃𝗿𝗮-𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮 𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗨𝗡𝗜 𝗘𝗡 𝟭𝟮𝟴𝟯𝟭 𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗺𝗽𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗶𝗰𝗼 𝗼𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗨𝗡𝗜 𝗘𝗡 𝟱𝟮𝟬𝟭𝟲.


Non c'è tempo in un post per argomentare l'affermazione sopra, ma se ragioni "fuori dagli schemi" o puoi capire.


Guarda le immagini sono di due miei corsi che sono ri-programmati per ottobre e novembre.


L'abitazione che vedi, secondo la fisica implementata nelle norme di calcolo, non si sarebbe mai dovuta scaldare con l'impianto radiante. E io ti dico invece che quell'edificio si scaldava, con 0°C esterni, con meno di 50W/m2 (le prove non distruttive aiutano).


Avessi progettato un impianto da 24kW o da 20kW avrei fatto un errore madornale! Anche se tutto gratis, causa SB 110, i problemi sarebbero sorti nel funzionamento, come puoi vedere tu stesso navigando in tanti gruppi facebook che parlano di pompe di calore.


La pompa di calore scelta è da meno di 12kW alla temperatura di progetto (-5°C) ed i committenti sono al caldo da due stagioni.


Quindi la UNI EN 52016?

Si e no. A mio avviso si, almeno dove la ventilazione non è meccanica.

La UNI EN 52016 ti aiuta molto a valutare varie strategie di funzionamento. E per quello mi piace un sacco!


Sul mio libro https://www.paolosavoia.com/libro trovi parecchi approfondimenti su questi aspetti, proprio per evitare di sbagliare il dimensionamento degli impianti, che è la parte preponderante del lavoro del termotecnico.

Al link trovi anche gli estratti del mio libro, pubblicati sulla rivista dell'ANIT, Associazione Italia Isolamento Termico ed Acustico, dove parlo approfonditamente degli errori che si commettono usando il metodo della UNI EN 12831 negli edifici energeticamente prestazionali.


Tra la UNI EN 12831 ed il calcolo dinamico orario secondo UNI EN 52016 c'è di mezzo anche la firma energetica di progetto, molto più semplice da calcolare e che ben si adatta agli edifici esistenti con un minimo di riqualificazione (cambio infissi).








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