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𝗥𝗨𝗕𝗥𝗜𝗖𝗔 𝗘𝗦𝗧𝗜𝗩𝗔: 𝗹𝗲 𝗳𝗮𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

Nei miei Per_Corsi (link nei commenti) parlo sia di progettazione, intesa come scelta del "corretto" sistema e dei relativi sottosistemi (emissione e generazione in particolare, ma anche regolazione, distribuzione ed accumulo) e sia del dimensionamento, con strumenti_di_calcolo esclusivi che utilizzo nella professione e condivido con i miei corsisti.


Vuoi dei corsi da non principiante in cui ti porti a casa:

conoscenza (nozioni)

competenza (unione delle nozioni)

strumenti (fogli di calcolo professionali per il dimensionamento)

esperienza (trasmessa dal docente, imparata sul campo a forza di sbagliare e correggere i propri ed altrui errori ed anche acquisita in base ai monitoraggi)?


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Non ti resta che contattarmi.


𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 1: 𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰


Da dove si parte e dove si arriva?


Quando devo progettare un impianto termico dedico molto, moltissimo tempo ai ragionamenti iniziali, soprattutto se si tratta di un nuovo impianto termico e non di una riqualificazione dello stesso.


Bisogna superare l'ostacolo di avere un libro bianco ed iniziare a "scrivere".


Le strategie sono tante.

Molti, per abitudini, interessi o per altri motivi, scelgono sempre e solo lo stesso impianto. Stesso generatore, stesso emettitore, stessa regolazione. Impianti stampino, copia incollati.

E non è un problema, l'importante è che siano efficaci (garantiscano il risultato).


Io procedo diversamente.

Valuto sempre preliminarmente diverse opzioni con il committente andando ad informarlo su quali sono, a mio avviso, gli impianti più consoni al suo edificio (approfondiremo).

Non tutti i terminali di emissione si adattano allo stesso edificio e non tutti offrono lo stesso comfort.

E poi dovremo anche ben capire la zona climatica.

E l'orientamento è fondamentale, soprattutto se ci sono grandi finestrate.

Ma poi, dobbiamo garantire comfort in molti aspetti. Riscaldamento certo, ma anche raffrescamento. E l'acqua calda sanitaria non deve mai mancare. E la qualità dell'aria la dimentichiamo?

Ma non solo. Anche la destinazione d'uso ed anche il tipo di gestione.

Ed il budget lo dimentichiamo?

Ma non solo. Le questioni estetiche?

Gli impatti architettonici (controsoffitti e passaggi)?

E ce ne sarebbero molti altri da capire.


Ecco.

Il problema degli impianti stampino è che saltano tutti questi passaggi.

Lo stesso impianto per edifici diverse, in zona diverse, con orientamento diverso, budget diverso, esigenze diverse, comfort diverso, utilizzo diverso.


La fase che ti ho descritto sopra è LA PROGETTAZIONE, tutto il resto si chiama DIMENSIONAMENTO.

Ed a me piace molto partire con il piede giusto, per cui dedico il giusto tempo alla progettazione (spesso integrata).



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