top of page

𝗤𝗨𝗔𝗟𝗘 𝗜𝗠𝗣𝗜𝗔𝗡𝗧𝗢 𝗦𝗖𝗘𝗚𝗟𝗜𝗘𝗥𝗘? 𝗩𝗔𝗥𝗜𝗔𝗕𝗜𝗟𝗘 𝟮: 𝗗𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗔 𝗔𝗥𝗖𝗛𝗜𝗧𝗘𝗧𝗧𝗨𝗥𝗔


ree

Continua il viaggio attraverso la comprensione (o meglio un ragionamento) su quale possa essere l'impianto "giusto" in funzione di una ed una sola variabile all'interno di un progetto.


Già, perchè la domanda è sempre la stessa.


Come mai per ogni abitazione, dal nord al sud, dall'entroterra al mare, dalla quota alla pianura, dalla performante al colabrodo, dallo stile moderno a quello classico, etc, si pensa progetta solo con la tipologia impiantistica che si conosce?

Non si entra nemmeno nel merito di chi progetta il materiale che vende.

Lì è necessità. Lì il problema non è il commerciale, ma il tecnico o il committente.


Ecco, immaginiamo di essere nello stesso contesto climatico. 2 lotti affiancati.

Immaginiamo che entrambi gli edifici abbiano le stesse prestazioni energetiche (alte o basse), lo stesso orientamento (vedremo poi), gli stessi materiali di finitura interni, utenti praticamente simili (una famiglia benestante)


Per questi sue fabbricati, per i loro ambienti che vediamo affacciati sulla facciata in figura, proporresti gli stessi impianti?


Prima di rispondere, bisognerebbe capire la variabile climatica, giusto? Ne ho parlato in un precedente post.


Senza capire il contesto climatico esatto (non conta solo la zona climatica, conta anche l'altitudine, l'esposizione ai venti, etc) non possiamo partire da un suggerimento.


Facciamo un esercizio di stile e poniamoci in un contesto climatico in zona E, pianura. Poi prova a spostare l'edificio altrove e nei commenti lascia la tua riflessione.


Per provare a pensare al terminale più corretto dobbiamo sempre ricordarci a cosa servono gli impianti termici. Mi dirai: "a riscaldare/raffrescare!", vero? Si certamente, ma il contesto è più ampio.


Gli impianti termici servono per compensare il comfort che l'edificio non riesce a fornire. Comfort nell'accezione più "elevata" del termine.


Non basta quindi riscaldare, serve riscaldare in maniera confortevole e qui, una norma anche se un po' datata e con cui ogni tanto litigo, ci potrebbe aiutare. Sto parlando della UNI EN 7730.


Non si parla più solo di temperatura (e quindi riscaldamento e raffrescamento), ma anche di umidità, velocità dell'aria, temperatura operativa, differenze di temperatura tra caviglia e testa, asimmetria radiale, temperatura di pavimento etc e del legame con l'attività metabolica e l'abbigliamento!


Se provi a pensare quindi non solo a riscaldare e raffrescare gli ambienti ma anche garantire il massimo comfort nella zona climatica prima indicata, probabilmente qualche pensiero sul fatto che l'edificio a sinistra abbia bisogno di un terminale che mi compensi il dis-comfort di quella enorme vetrata, ti sta passando per la testa.


Ben che vada, a meno di non avere l'involucro NON riqualificato ed i serramenti top di gamma, la trasmittanza di serramenti e pareti sono largamente diversi, con un fattore bene o male è 4 o più.


Questa diversa trasmittanza comporta, in regime stazionario (e quindi amplificato nel regime dinamico), una differenza di temperatura superficiale tra i componenti opachi (murature, pavimenti e soffitti) e quelli trasparenti (infissi) che nel caso di occupazione degli spazi limitrofa alla vetrata comporta un sicuro discomfort nelle giornate fredde ed in quelle calde.


Ecco in un clima padano, questo è un parametro fisso, di intere giornate fredde o calde ce ne sono parecchie.

Giornate in cui la temperatura è qualche grado sopra lo zero per tutto il giorno, senza irraggiamento solare.

Giornate in cui le temperature superano i 33°C per 18 ore.


Ecco, io per il fabbricato di sinistra opterei di sicuro, come prima soluzione, per un impianto radiante che potrebbe anche essere diversificato, tra il radiante vicino alla zona dell'infisso e per quello lontano dalla zona dell'infisso (ah, ocio a non contrapporre gli impianti radianti, perdi l'irraggiamento!)


Consiglieresti mai per gli ambienti del fabbricato a sinistra un terminale ad aria? Se si con quali caratteristiche del fabbricato? Ah attendo al piano primo, ci sono le tende!




Commenti


  • LinkedIn
  • Youtube
  • Facebook
  • Instagram

©2020 - Ing. Paolo Savoia - Termotecnica ed acustica per il comfort in edilizia
C.F.: SVAPLA77H17M125J - P.IVA: 02059620209

bottom of page