𝗤𝗨𝗔𝗟𝗘 𝗜𝗠𝗣𝗜𝗔𝗡𝗧𝗢 𝗦𝗖𝗘𝗚𝗟𝗜𝗘𝗥𝗘? 𝗩𝗔𝗥𝗜𝗔𝗕𝗜𝗟𝗘 𝟯: 𝗗𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗢 𝗢𝗥𝗜𝗘𝗡𝗧𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢
- Paolo Savoia
- 13 ott
- Tempo di lettura: 3 min

Continua il viaggio per cercare di capire, o meglio riflettere, sulla tipologia di impianto più idoneo, al variare dell'orientamento (ovviamente delle facciate vetrate) per lo stesso edificio.
Per non complicarci troppo la vita, fissiamo tutti le altre variabili (vedi elenco sotto) e modifichiamo solamente la variabile orientamento.
Alcune delle possibili variabili di un progetto. Qualcuna è scontata, qualcuna meno.
1 - contesto climatico
2 - tipologia costruttiva / edificio diversamente "coibentato"
3 - orientamento
4 - tipologia costruttiva / edificio coibentato ma con grandi vetrate e finiture interne non capacitative
5 - finiture interne capacitative (intonaco e ceramica) o meno (cartongessi e parquet)
6- utenti (coppia, singole, famiglie, anziani)
7- budget a disposizione
8- spazi a disposizione per gli impianti (sia locale tecnico che vincolo sui terminali)
9- regolazione proposta (easy o mega BACS)
10- dimensioni dell'unità
11- ...
Fissiamo un contesto climatico, lasciando al lettore l'esercizio di spostare l'edificio in vari contesti climatici, con diversa tipologia di fabbricato ed isolamento, diversa superficie vetrata, etc.
Non faremo in questo post considerazioni riguardanti la tipologia di materiali utilizzata all'interno, sarà argomento del prossimo post.
Concentriamoci quindi su un edificio, moderno e di nuova costruzione, che rispetta i limiti legislativi sui requisiti minimi, con delle grandi vetrate affacciate sulla vista prevalente.
Mi capita di operare sulle sponde orientali e occidentali del lago di Garda dove la vista, non solo sul lago ma anche sulle montagne è un plus da non negare. E' quindi normale che i progettisti architettonici modifichino l'orientamento del fabbricato nel lotto oppure la disposizione planimetrica del layout inserendo grandi vetrate sulla vista migliore.
Mi ritrovo quindi sulla sponda veronese grandi vetrate prevalentemente ad ovest, sulla sponda bresciana con orientamenti est , nella parte bassa del lago con orientamenti a nord ed in quella alta a sud.
Ricordiamoci, stiamo sempre parlando di una villa (ma anche di un condominio) di nuova costruzione con grandi vetrate in un contesto climatico particolare ma variegato. Il clima è diverso nella parte bassa del lago senza collina, rispetto alle posizioni più elevate sulle sponde del lago dove spesso è presente un costante venticello, caratteristico della zona, in funzione della sponda.
Quindi anche qui, troppe variabili.
Semplifichiamo ed posizioniamoci a livello del lago, dove il venticello pomeridiano (o mattutino) è meno rilevante.
Fissiamo anche gli orientamenti in nord nel primo caso ed ovest pieno nel secondo caso.
Cosa potrebbe variare nella scelta del terminale di emissione, fermo restando di non avere problemi di estetica, budget, etc e senza considerare le finiture interne?
Dipende dai vetri? Si giusto. Nel Per_Corso Legge 10 + APE mostro chiaramente come le nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti di 1° non siano nemmeno soggette alla verifica di Uw e ggl+sh! Quindi immaginiamo dei bei serramenti con Uw = 1 W/m2K e ggl = 0.35 senza sistemi schermanti, perchè, se hai una vista formidabile, non la schermi con nessun sistema o potresti nemmeno volerla utilizzando, come nei paesi del nord europa, dei tendaggi interni.
Arriviamo al sodo?
Ecco laddove l'orientamento è il nord non ci sono vincoli dovuti all'orientamento, in quanto il contributo degli apporti solari è molto ridotto (solo le ultime ore del giorno apportano un po' di irraggiamento con il sole che cala a nord ovest). La tipoloigia di impianto potrebbe quindi essere indipendente dall'orientamento.
E per gli orientamenti ad ovest?
Qui purtroppo l'irraggiamento solare diventa importante a livello numerico orario e di ore di presenza e gli ombreggiamenti esterni non bastano! Il sole ad ovest tende ad essere molto basso e gli sporti non sono la soluzione.
In un m2 di infisso come sopra, entrano mediamente 350W di potenza istantanea. Immagina in un grande soggiorno di avere serramenti da 10m2 o in una cameretta un serramento da 3m2.
L'impianto radiante a pavimento se non integrato sarebbe insufficiente, ma generalmente anche quello a soffitto potrebbe richiedere un boost di raffrescamento, mentre i teminali ad aria, con una bella diffusione, potrebbero rivelarsi la soluzione corretta.
Troppo condizionale però!
Già, a farla da padrone potrebbe essere, nel caso del radiate, anche la gestione del fabbricato. Se immaginiamo l'utente finale chiuso in casa oppure che vive costantemente il giardino attraverso una continua apertura delle vetrate, l'impianto radiante potrebbe avere qualche problema.
Ma principalmente dovremo capire la tipologia di materiale con cui è rivestito il fabbricato.
Ti lascio alla prossima puntata.
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