𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐎𝐓𝐓𝐈𝐌𝐈𝐙𝐙𝐀𝐑𝐄 𝐋𝐄 𝐏𝐎𝐌𝐏𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐋𝐎𝐑𝐄 (𝐄𝐃 𝐈𝐋 𝐅𝐎𝐓𝐎𝐕𝐎𝐋𝐓𝐀𝐈𝐂𝐎) 𝐂𝐎𝐍 𝐋'𝐈𝐍𝐕𝐎𝐋𝐔𝐂𝐑𝐎
Era il 2012 se non erro quando mi chiamarono per un problema su un mio impianto. La pompa di calore di giorno durante l'estate non faceva acqua calda sanitaria.
Salito sulla copertura piano constatai la guaina ardesiata nera come il catrame ed una temperature dell'aria ben più alta di quella dell'aria a livello del suolo.
Non erano state rispettate due prescrizioni che avevo dato.
La prima quella di remotare la sonda esterna che in quella unità era possibile. La sonda della macchina, sotto il carter, segnava temperature non corrette.
La seconda era la mancata stesura di uno strato di ghiaia bianca sulla copertura.
Il bianco dovrebbe ricordare i trulli o le coperture e le pareti delle abitazioni storiche del sud Italia.
Bianche perchè hanno meno assorbimento solare.
Con il tempo ho conosciuto prodotti specifici, tipo le guaine riflettenti (il riflettente che mi piace e non le "storielle" dei 20 cm di lana di roccia).
La guaina riflettenti hanno due caratteristiche, una alta riflessione solare che limita l'assorbimento dell'infrarosso (e quindi si scaldano meno) e una alta emissività che permette al tetto di cedere il calore verso l'esterno, solitamente quando non irradiato dal sole (nuvolo, ombra, notte), raffreddandosi.
Oggi si parla di SRI (indice di rifrazione solare) per avere una informazione tecnica univoca e per un buon prodotto da tetto, l'SRI dovrebbe essere maggiore di 105.
Nella foto si vedono 6 pompe di calore che aspiravano aria a +3-4°C rispetto la temperatura esterna a livello terreno nonostante fosse pomeriggio inoltrato.
Non male direi!
Certo che una protezione architettonica all'irraggiamento diretto sarebbe un importante aspetto da mettere in campo, ma non è sempre possibile.
Anche il fotovoltaico ne guadagna un sacco dalle guaine con alto SRI. Secondo alcune informazioni il pannello quando supera la temperatura di 25°C (test) di 10°C perde il 5% in produzione. Mantenere quindi l'aria al di sotto del pannello a temperatura < 40°C come in questo caso aiuta ad avere una produzione fotovoltaica elevata durante la stagione estiva. Ovviamente anche la ventilazione del pannello fa molto e mi piange il cuore vedendo applicazioni in cui i pannelli sono totalmente integrati senza un minimo di vera ventilazione (provare con generatore di fumo freddo per rendersi conto del mancato tiraggio).
La cassetta degli attrezzi piena di strumenti è la migliore strategia per il tanto blasonato "sistema edificio-impianto".
𝘚𝘦 𝘴𝘦𝘪 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘦 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘴𝘶 𝘪𝘯𝘷𝘰𝘭𝘶𝘤𝘳𝘰 𝘦𝘥 𝘪𝘮𝘱𝘪𝘢𝘯𝘵𝘪, 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘪 𝘦 𝘷𝘦𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘦 𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘢𝘪𝘶𝘵𝘢𝘳𝘦!
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