Quando sento parlare o leggo sulle schede tecniche di rendimenti mirabolanti dei recuperatori di calore per ventilazione (VMC) qualcosa dentro di me ribolle.
Giร , perchรฉ ci sono almeno 4 modi ufficiali per dichiarare i dati, UNI EN 308, UNI EN 13141-7, PHI, DIBt.
Perchรฉ questi quattro modi possono dare origine ad 10 valori di rendimenti.
Perchรฉ poi, se si prova sul campo, si vede che i valori spesso non sono perfettamente allineati.
Ma soprattutto perchรฉ nella realtร il ๐๐๐๐ rendimento non รจ quello del recuperatore di calore, men che meno quello dello scambiatore, ma รจ quello dell'impianto di ventilazione che รจ ancora inferiore e dipende da alcuni componenti e dal modo di installarli.
Nell'immagine tratta dal mio corso su Capire gli impianti, trovi un grafico del reale (*) rendimenti di un recuperatore in opera. Un recuperatore di qualitร elevata con recupero solo sensibile (qui era presente uno scambiatore entalpico) con rendimento secondo UNI EN 13141-7 del 75%, secondo PHI dell'84% e secondo DIBt del 74%.
Il produttore, non mi fornito i dati secondo UNI EN 308 che, fidatevi, sono sempre "di parte" non chiarando mai il costruttore in quale modalitร รจ stato estrapolato il dato.
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(*) sono presenti sonde di temperatura all'imbocco dei 4 condotti della VMC in prossimitร del recuperatore (non scambiatore).
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